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reagente) ed a rendere più trasparenti alcune sostanze fondamentali (p. es., quella del connettivo) ed il protoplasma, in modo che meglio spicchino
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deflussoKUSSMALL, Berl. klin. Wochensch. 1879, N. 15. - IPSCHER, Ibid. n. 36. STILLER, Wien. med. Wochenschr. 1881, p. 529..
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scarsissime, e deformate dalla degenerazione mucosa (§ 77). Il loro numero aumenta in alcune forme patologiche, p. es. nei primi liquidi vomitati nel cholera.
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’esterno, p. es. il secreto delle glandole mucipare esofagee, boccali, ecc., il muco laringeo e nasale, la saliva e via dicendo. Si troveranno, quindi
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6.o Talvolta possono trovarvisi dei calcoli pervenutivi, p. es., dalla cistifellea, e riconoscibili specialmente alle reazioni chimiche. Talvolta
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ascesso si svuota ad un tratto (p. es., nella gastrite flemmonosa).
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. Wochenschr. 1878, p. 602., gli anchilostomiGRASSI e PARONA, Atti della Soc. ita. di scienze nat. vol. XXI, 1878., ecc., o le loro uova che dall’intestino
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medico per controllare la dieta del paziente; è tutt’altro che raro che pazienti, che devono vivere esclusivamente ad una data dieta (p. es
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resto, già stata fatta da ROBINROBIN, Leçons sur les humeurs, p. 968, 1874..
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anchilostomiasi, e furono oggetto di studio per parte di GRASSI e PARONAGRASSI e PARONA, Arch. p. le scienze mediche. Vol. XXIII. - GRASSI. Rend. Ist
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struttura interna e si circondano di un sottile strato chitinoso trasparente (fig. XXIII p. seg.), che poi si calcifica; questo straterello costituisce
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MALMSTENMALMSTEN, Virch. Arch. 1857, p. 302. in due casi di diarrea cronica e riveduto più tardi da STIEDA L. STIEDA, Virch. Arch. Vol. 30, p. 285. e
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altri, per esempio, da DAVAINE nelle feci colerose, da MARCHAND nel tifoDAVAINE, Compt. rend. de la Soc. de Biologie, 1854, Vol. I, p. 129. MARCHAND
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importanza per la clinica, SENATORSENATOR, Berl. klin. Woch. 1881, p. 360. ritiene che queste cellule che abbiamo descritto come epitelio polmonare possano
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soltanto mescolato a quest’ultimo e provenire anzichè dai polmoni, da altre parti vicine, p. es. dalla bocca, dalla faringe, dalle cavità nasali. Può esser
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LEYDENLEYDEN, Virch. Arch., vol. 55, p. 239., in un giovine affetto da bronchite putrida, osservò uno sputo sanguinolento e fetido, il quale (anziché
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milza, vennero più tardi accuratamente studiati da LEYDENLEYDEN, Virch. Arch., vol. 54, p. 324. 1872. - SALKOWSKI, Ibid., p. 344.. Sono dei cristalli
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(HEIMER, Deutsch. Arch. Vol. IX). - Recentemente, poi, C. NAUVERK (Schweiz. aerztl.Corresp.-Bl. 1881 p. 225) in quattro malati della Clinica medica di
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. - KANNENBERGKANNENBERG, Charité-Annalen. Jahrgang 1877. Berlin, 1879, p. 228. nell’ascesso cronico polmonare trovò nello sputo dei cenci di tessuto polmonare grossi
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confusi con quelli di melanina o di pigmento sanguigno, ove non soccorressero alcuni loro caratteri, p. es. la loro forma (che spesso sono particelle
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distruttivi della lente cristallina. Uno di questi casi è riferito da SCHOELER (Berl. klin. Wochenschr. 1880, p. 421).
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canalicoli lagrimali vennero descritteFOERSTER, Arc. für Ophth. XV, p. 318. - GRAEFE, ibid., p. 324. delle concrezioni bianco-giallognole, non molto
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liquido si modificano; p. es. nelle infiammazioni (e specialmente quanto la prostatite non è che una complicazione di un’uretrite) ad esso si mescolano
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Si sciolgono 173 gram. di sal di Seignette in circa 500 Cc. di soda caustica del p. sp. di 1,12; a questa soluzione si aggiunge poco a poco una
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è alcalina può essere rosso chiaro (BEALE). - Invece parlano per una derivazione dalle vie orinarie: la presenza di elementi (p. es. epitelî) che
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CLEMENS (Canstatt’s Jahresbericht, 1869, p. 285) vide di frequente nelle persone affette da spermatorrea delle cellule rotonde di 9-15 µ di diametro
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riferito da BARKER (Med. Times and Gaz., 1855, p. 631) vennero eliminate coll’orina 150 vescicole. Il parassita può essersi sviluppato nell’apparato
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. Kidney diseases, ecc. 3.a ed., p. 307.. Probabilmente appartengono alla stessa specie quei vermi che, in casi di ematuria endemica, vennero trovati da
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EBSTEINEBSTEIN, Deut. Arch. für klin. Med.. vol. XXIII, 1878, p. 113. in un caso diagnosticato di pionefrosi con rene mobile, in donna di 34 anni
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delle complicazioni del processo morboso, il sedimento può modificarsi ne’ suoi caratteri, sicchè, p. es., un elemento che ne fa parte di solito in
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L’oggetto da esaminare al microscopio vien deposto sul tavolino portoggetti P, una lastra generalmente metallica, annerita, forata nel punto che
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klin. Med. 1881, p. 408). La presenza contemporanea di queste due specie di elementi nel sangue può servire a dimostrare la partecipazione del midollo
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In rari casi, specialmente nella leucemia ERB, Virch Arch, vol. 34, p. 192. - BOETTOHER, ibid., vol. 36, p. 364. - KLEBS, ibid., vol. 38, p. 190., si
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micrometri. Il più usato è rappresentato da una lastrina di vetro, su cui, col diamante, è segnata una data misura, p. es. un centimetro, divisa in un
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possono trasmutarsi da un luogo all’altro nel campo del microscopio. Secondo GUTTMANN GUTTMANN, Virch. Arch. LXXX, p. I. 1880. questi corpicciuoli possono
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STRUVE STRUVE, Virchow’s Arch. LXXIX, p. 524. raccomanda per la reazione dell’emina di adoperare una soluzione di tannino. Le parti macchiate vengono
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- Per alcune ricerche (p. es. sulle macchie di sangue, sui parassiti vegetali) è assai utile avere anche un obbiettivo ad immersione.
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controllare questa posizione prima d’ogni determinazione; ciò si ottiene facilmente curando a che p. es. la linea D di FRAUENHOFER corrisponda a 0,589 della
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sostanze. Se p. es. la soluzione sospetta si trova sul tavolino del microscopio, la soluzione di picrocarminato si esamini col raggio luminoso riflesso dallo
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1028. Recentemente HOFMANNHOFMANN, Lehrbuch der gericht. Medicin. Wien. 1880, p. 387. propose il seguente liquido. Acqua 300 Glicerina 100 Cloruro
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dimensioni si allontanano grandemente in più o in meno dalla media; sicchè p. es. dal trovare nel preparato microscopico uno o pochi globuli piccoli non
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criteri diagnostici; può p. es. rimanere sprovvisto d’urea, mentre, al contrario, si possono riscontrare delle cisti ovariche che ne contengono. Sicchè
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diagnosi della sede della suppurazione. Il trovare, p. es., cellule dei reni, o cellule epiteliche delle vie urinarie può farci diagnosticare se nei
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Per riconoscere i pezzetti di osso sarà bene esaminarli in un liquido Fig. VII. fortemente rifrangente, p. es. nella glicerina, che li rende più
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vorrebbe che la sostanza colorante (vivianite degli uni, piocianina degli altri) fosse prodotta da speciali vibrioniLÜCKE, Arch, für Chirurgie Vol. 3.o p
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a) P. vegetali.
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rimedierà scaldando leggermente l’oculare, p. es. col tenerlo per qualche minuto in tasca.
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b) P. animali.
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da altri elementi, p. es. da parassiti vegetali, ed in cui il pus entra come costituente accessorio (croste della tigna favosa, e della tonsurante).
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V. il sunto che ne venne dato nella Gazzetta delle Cliniche di Torino 1880, p. 632. quasi scambiò in un caso una miringite desquamativa, con un’otite
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